CAPITOLO 09 - Okorei - Microbirrificio Artigianale

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Capitolo 9 - Duelli


Il deserto vesuviano è di certo il più densamente popolato dell’intero pianeta. La solitudine è un lusso che nessuno può permettersi in queste terre forse troppo baciate dal sole e dai terreni fertili. La quantità di materiale umano disseminato sul territorio è tale che le file sono nient’altro che un’ovvia quanto inevitabile conseguenza. Il durissimo pane quotidiano di cui ogni anima di questo posto deve imparare a nutrirsi trattenendone ogni forma di rigetto. Capirete quanto, con presupposti del genere, la lotta per la sopravvivenza individuale sia pratica diffusa e sviluppata nella Campania felix di romana memoria. Le bonarie mucche da pascolo, sono chiamate qui a cambiare rapidamente la propria natura e ad assumere nel breve volgere di una nottata, le sembianze della belva feroce che non tollera titubanza. Questo per dire che Piero Angela ci fa una pippa, ma anche per spiegare che ad ognuno dei 5 pacifici cooperanti era capitato migliaia di volte, di doversi misurare in un duello all’ultimo sangue, con l’antagonista di turno. Un duellante che poteva andare dal furbetto che invadendo la corsia di emergenza, ti supera rapido e determinato sulla destra, al finto informatore scientifico che vuole rubarti il turno, dal medico di famiglia. Un duello cronico e così tanto alla luce del sole da apparire scontato, naturale, persino necessario. Ma al duello che istante per istante la birra artigianale sostiene con gli agenti infettanti, a quello, nessuno di loro poteva dirsi già pronto. Scoprire che terminata la fase di bollitura del liquido si è esposti all’attacco continuo dei batteri presenti nell’aria e che ognuno di questi è pronto a dare l’anima pur di mandare a monte la nobile fermentazione imposta dai lieviti selezionati, fu per loro una scoperta devastante. Andrew si disse disposto ad imparare a memoria l’intera procedura HACCP. Ad Immanuel e Frank fu imposto di abbandonare il laboratorio all’inizio del raffreddamento del mosto luppolato. Lukhet chiese ad Albert di tagliarsi più spesso i peli del naso e quest’ultimo pretese che ognuno dei cooperanti acquisisse la buona norma di sciacquarsi il cavo orale con una soluzione 1:1 di percloro e acqua. Precauzioni utili di certo, ma non per questo definitive. Da qui la scelta di adottare un gatto nero che vigilasse come fecero i suoi predecessori sulle scorribande del terribile Okorei...
"Vedete ragazzi…" disse Albert col tono solenne di chi ha deciso di intraprendere la strada della clausura "… la birra artigianale è costantemente in bilico, tra la beatitudine e la dannazione. Come la vita, la birra è ciò che scorre nel delicato equilibrio tra il possibile e l’inevitabile." I commenti al confuso aforisma ebbero l’afrore tipico della birra artigianale ed il suono inconfondibile del ruggito cavernoso che prorompe dal petto. Albert però non si lasciò intimidire da quelle eruttazioni barbariche e seguitò nel suo ispirato argomentare "Neutralizzati tutti gli agenti infettanti, possiamo imbottigliare e dirci pronti a sostenere il duello con i nostri affezionati ed esigenti clienti!" Ma anche stavolta aveva fatto troppo in fretta i suoi conti. Il sole d'improvviso cadde a picco sulla stradina rendendo incerta la linea del caotico orizzonte. Si udì distinto nel silenzio di quegli istanti , un rumore di passi all'altezza dello Sweet Dream, il saloon di Silvester. L'inconfondibile tintinnio degli speroni di uno dei più spietati ed intransigenti nemici dei produttori di bevande alcooliche. Qualcuno giurò di aver sentito il canto di una civetta o forse era solo Albert che imitava la tromba che a sua volta faceva il verso del coyote. I giovani estrassero dalla fontina i documenti prodotti in quei mesi ad opera delle preposte istituzioni. Il sudore grondava dalle loro fronti come al tempo  dei B-movie con l'incredibile Edwige. Soggettiva degli occhi dei cinque assaliti dallo sguardo impenetrabile del loro potenziale giustiziere. Tempo dieci secondi e i duellanti avrebbero esploso tutto il piombo che potevano i loro inchiostri. Da un lato i produttori di birra artigianale di Okorei e dall'altra il più temuto pistolero di tutta ReUnionBirraia: l’ispettore unico di tutte le benedette dogane!
Cinque, quattro, tre, due, uno … sigla!

Si ringraziano per la gentile collaborazione e la proverbiale disponibilità Ennio e Sergio che hanno gratuitamente concesso l'utilizzo di sequenze a giusto titolo annoverate tra le più belle ed appassionanti dell'intera storia della cinematografia mondiale.

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