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Capitolo 4 - Testimoni di Genova
Aver trovato i soldi lasciava comunque insoluta tutta una serie di altre questioni. "Albè ma tu sei sicuro? Qua da millenni la gente beve vino rosso, rosè al limite, bianco!" disse Frank pandoro. "già proprio così! Nelle case la gente si attrezza per fare un po' di amaro, qualcuno fa il Nocillo, se proprio ci si vuole dare delle arie ci si lancia nella produzione di un paio di litri di Limoncello..." aggiunse Andrea. Le argomentazioni dei due non erano del tutto campate in aria, tanto che Albert chiese "cioè fatemi capire, voi dite che la birra artigianale rischia di restarci sopra lo stomaco peggio del puparuolo 'mbuttunato e Maria a zuzzosa?". "Albè qua rischiamo che ci mettiamo a fare i ferracavalli in un paese dove tutti si spostano con la bicicletta!" esclamò perentorio Frank. "Se permettete, questa è una matassa che io ed Immanuel sappiamo come sbrogliare!" disse con aria soddisfatta Luketh machinetta. "Sentiamo un po', di che si tratta?" chiese sollevato Albert. "Noi facciamo i corsi" La risposta lasciò tutti in bambola, tranne Immanuel che sorrideva con l'aria del bambolotto che sa il fatto suo. "Sì guagliù, avete capito bene, noi andremo casa casa a spiegare la birra come i testimoni di Genova spiegano il vangelo di Nostro Signore!" L'idea di insegnare cosa fosse una birra artigianale, quali le sue peculiarità e caratteristiche alle genti nate nelle terre di Bacco piacque subito ai cooperanti. Lo scetticismo e la paura per la crisi che dopo aver bussato alle porte occupava stabilmente la casa dei loro concittadini, lasciò rapidamente il posto ad un quieto ottimismo. "...mi faresti un esempio di lezione?" chiese Frank assai incuriosito dalle rivelazioni di Luketh. Così i due tirarono fuori un po' di fogli scarabocchiati e cominciarono a parlare di stili, di scuole, di tradizioni. Coniugarono il tutto con una parte che faceva la storia della birra, intrecciandola con i tipi di malto possibili e le famiglie di luppoli esistenti. Una vera e propria lezione tenuta con il piglio dei docenti universitari che sognano il Nobel per la pace. Una lezione che di certo rasserenò l'animo di Albert che riprese ad intonare il suo grido di battaglia "produrremo birra artigianale!" e lasciò esterrefatti gli altri due i quali a fari spenti e forse con un pizzico di invidia ritornando a casa commentarono tra loro "Andrèw t'aggia dicere a verità? A me i testimoni di Genova me stanno 'nu poco antipatici!" "A me no, al limite se me azzellèano a guallera, li caccio di casa" "...e che me dici de puparuoli 'mbuttunati?" "Frank sto a dieta, nun rompere 'o cazzo tu e i puparuoli!"